di Laura Riccetti

Una Cicogna a Vaste di Poggiardo in Salento! Ha nidificato sul comignolo di casa di Gianni Carluccio: Estate 2015, il B&B Tana del Riccio pubblica le foto. Un vero reportage. E Lei una vera Star: in posa perfetta, non si gira mai, offre solo il profilo. La messa a fuoco è nitida.

La pagina facebook del bed and breakfast registra un’impennata di “like” e condivisioni. Gli scatti fanno il giro del Salento, rimbalzando di bacheca in bacheca. Sono stati “rubati” dalle terrazze del BeB La Chicca del dirimpettaio di Carluccio, l’Avvocato Maurizio Marti, amico e improvvisatore di uno scherzo capace di innescare una escalation social-mediatica inimmaginabile. E’ lui che quel giorno mi parla per la prima volta di Gianni Carluccio. Ne fa un ritratto affascinante che me lo rende autorevole e simpatico prima ancora di conoscerlo. E intanto mi indica la “sua” cicogna.

La quale, nel corso dello shooting fotografico, pare molto statica.
Fa la Diva penso.
Nonostante lo scirocco effettivamente non si muove una piuma. Sospetti?

Tale l’eccitazione per lo straordinario avvistamento, che passa subito per buona la spiegazione (bisbigliata come a non volerne disturbare il sonno) “A quest’ora le cicogne dormono”. Sono le 11 del mattino ma la prima a crederci, peraltro al suo primo incontro ravvicinato con una cicogna, è la sottoscritta, “autorevole” giornalista del Tg5 con esperienza trentennale, abituata a verificare in automatico ogni notizia. Invece l’inverosimile diventa Vero.

E tanto ci credo che mi ritrovo perfino a constatare con ammirato stupore come le cicogne dormano in piedi proprio come i cavalli…”Ma pure su una zampa sola!”, incalza Marti.
Incredibile ma ormai vero. Il contagio è virale. E’ la tempesta perfetta. Tranne in paese, tutti credono all’arrivo di una cicogna nel borgo antico di Vaste e la notizia arriva a La Repubblica, portata dai fotografi “ufficiali” del bed and breakfast Tana del Riccio, Paolo Laku e Francesco Ciarno’. Che si precipitano pronti a servire lo scoop alla redazione barese del quotidiano, armati di telecamere e drone per immortalare l’evento e riprendere la cicogna affacciata sulla splendida Piazza Dante.

Sono passati due giorni dalla pubblicazione del post e crolla tutto. Sono a Roma quando Laku e Ciarno’ mi chiamano. Fra risatine represse e mal celate di sottofondo mi parlano di una cicogna con una espressione che definiscono “vitrea”. “E’ palesemente finta” sentenziano poi, sghignazzando senza freni. Nel giro di mezz’ora interviene Elena, la figlia del Prof Carluccio. Mi informa sommessamente (con grande tatto e un qualche imbarazzo) che si’ …insomma… la cicogna sarebbe piu’ finta che vera. Un “gioco” di Gianni Carluccio, uno dei suoi modi di volare sempre alto con la fantasia.

Speriamo tanto, ora che Gianni è partito per il suo lungo viaggio, che la famiglia continui a sistemare la cicogna sul comignolo del camino di casa nei mesi estivi.

Ci bastera’ alzare lo sguardo per ricordarlo con un sorriso.

VAI ALL’ARTICOLO ORIGINALE