E’ finalmente pronta una presentazione, da me curata, sul Padre della letteratura latina, che, essendo nato a Rudiae (i resti dell’antica città messapica e poi romana sono all’interno del territorio comunale di Lecce), possiamo quasi considerare un nostro concittadino…
L’attesa conferenza con proiezione di 475 diapositive dal titolo "QUINTO ENNIO, nuove ricerche", si è tenuta presso la cinquecentesca Villa Fulgenzio della Monica, Sala della Pinacoteca Francescana, diretta dal padre Antonio Febbraro, lunedì 5 Dicembre 2011, organizzata dall’A.N.E.B., Associazione Nazionale Educatori Benemeriti, presieduta dalla Prof.ssa Mirella Caporaletti e dalla Associazione Nazionale Carabinieri (Gruppo Benemerite), con il Patrocinio della Provincia di Lecce.
Gianni Carluccio
A.N.E.B.
(Associazione Nazionale Educatori Benemeriti)
COMUNICATO STAMPA
“QUINTO ENNIO, nuove ricerche”
di
Organizzata dall’A.N.E.B., Associazione Nazionale Educatori Benemeriti, presieduta dalla Prof.ssa Mirella Caporaletti e dalla Associazione Nazionale Carabinieri (Gruppo Benemerite), con il Patrocinio della Provincia di Lecce, Lunedì 5 Dicembre 2011, alle ore 18.00 si svolgerà presso
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La presentazione sul Padre della letteratura latina, corredata da 475 immagini, proporrà una nuova affascinante immagine di Quinto Ennio, derivante dalle più recenti ricerche alle quali ha dato un notevole contributo l’Ing.
Nel corso della serata si vedranno una serie di diapositive sull’Opera di Ennio, compresi alcuni suoi “consigli alimentari”, e poi immagini di Rudiae, la città messapica e poi romana, patria del Poeta latino, oggi situata nell’ambito del territorio comunale di Lecce, discutendone anche le controverse fonti. Seguirà la visione di un importante mosaico del III sec. d.C. ritrovato nel palazzo imperiale di Treviri (in Germania), contenente il nome e la raffigurazione del poeta salentino; di un famoso affresco di Raffaello contenente l’immagine di Ennio, presente nei Musei Vaticani; dei più antichi volumi con i frammenti dell’opera del Poeta latino, dal cinquecento fino ad una splendida edizione dell’opera enniana, stampata in Olanda nel 1707, contenente un mirabile disegno raffigurante Omero, Ennio e Apollo.
Seguiranno ancora un ritratto del noto incisore napoletano Raffello Morghen, pubblicato nel 1814, un’erma decapitato presente presso il Museo Nazionale delle Terme di Roma recante l’iscrizione “Q. Ennio” e poi alcune raffigurazioni ipotetiche di Ennio, dal ritratto rinvenuto nel 1780 nel Sepolcro degli Scipioni a Roma (oggi conservato presso i Musei Vaticani), fino al famoso ritratto in bronzo rinvenuto presso la Villa dei Papiri ad Ercolano, ritrovato durante gli scavi del 1754.
Quest’opera ellenistico-romana del I sec. a.C., oggi conservata presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, inizialmente riconosciuta come Seneca e finalmente, grazie agli studi dell’archeologa tedesca Helga von Heintze, attribuita al “nostro” Ennio, è stata definita uno dei più bei ritratti giuntici dall’antichità.
Simili immagini disegnate o dipinte o copie in marmo sono presenti in tutti i principali Musei del mondo, a partire dal Seicento: dal Metropolitan Museum di New York, che ospita un disegno del Rubens, al Getty Museum di Malibù (Los Angeles), che addirittura imita nella sua struttura
Non mancheranno suggestive immagini ricostruttive della Villa dei Papiri di Ercolano dove, tra i 1826 “rotoli” ritrovati, sono stati riconosciuti alcuni frammenti dell’opera di Ennio. Inoltre è importante sottolineare come gli scavatori borbonici, guidati dall’Ingegnere Weber, ritrovarono la biblioteca greca ma non quella latina, che di certo si trova ancora sepolta nella Villa; là dentro si potrebbero trovare copia dei manoscritti di Ennio, che noi conosciamo attraverso gli amanuensi medioevali.
La rassegna si concluderà con le pubblicazioni più recenti ed i luoghi che a Lecce e nel Salento ricordano Quinto Ennio.
Ing.
(* 0832-314979, 338-7039323, www.giannicarluccio.it )
QUINTO ENNIO, PADRE DELLA LETTERATURA LATINA
di Gianni Carluccio *
Nel 239 a.C., a poco meno di 30 anni dalla conquista romana delSalento, nasce nella messàpica “Rudiae”, in territorio fortemente ellenizzato, quello che diventerà il primo ‘poeta’ latino Quinto Ennio. Dopo aver partecipato alla spedizione romana in Sardegna, nel corso della seconda guerra punica, giunge a Roma al seguito di Catone il Censore, che ne apprezza le doti di patriota e poeta. Perfetto conoscitore del greco, dell’osco e del latino, Ennio – che diceva di avere “tre cuori” e di essere la reincarnazione di Omero – comincia a comporre nella sua casa sull’Aventino tragedie, commedie e i 18 libri dei celebri «Annales», primo poema in esametri sulla Storia di Roma. Grazie all’amicizia di uomini illustri ottiene il diritto di cittadinanza romana, assumendo il prenome Quinto: «Nos sumus Romani, qui fuimus ante Rudini» dirà in un celebre verso degli «Annales», citato da Cicerone, suo grande estimatore. E proprio il padre delle «Catilinarie» ricorda anche l’epitaffio che a Roma si leggeva sotto la statua del poeta nel sepolcro degli Scipioni, dove viene seppellito alla sua morte (169 a.C.): «Guardate o cittadini, del vecchio Ennio il sembiante: questi cantò le grandi gesta dei vostri padri. Nessuno mi onori di lacrime, nè la mia morte compianga. Perché? Vivo vado volando sulle bocche degli uomini».
* Pubblicato in: Lecce e Provincia, Guide d’Italia, Touring Club Italiano,Milano 2000, p. 54.
Mosaico raffigurante Quinto Ennio (III sec. d.C.) dal palazzo imperiale di Treviri (Germania)
(ARCHIVIO CARLUCCIO)
LONDRA, BRITISH MUSEUM, ENNIO e OMERO
(ARCHIVIO CARLUCCIO)
LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, 4 DICEMBRE 2011
NUOVO QUOTIDIANO DI PUGLIA, LECCE 5 DICEMBRE 2011
IL PAESE NUOVO, 6 DICEMBRE 2011
TELERAMA, TRNEWS, 6 DICEMBRE 2011
INTERVISTA ALL’ING. GIANNI CARLUCCIO
TELEGRAMMA DEL SINDACO DI LECCE, DOTT. PAOLO PERRONE, ALLA PRESIDENTE DELL’A.N.E.B., PROF.SSA MIRELLA CAPORALETTI, IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA SU QUINTO ENNIO DELL’ING. GIANNI CARLUCCIO
Prima dell’inizio della conferenza, la Vice Presidente dell’A.N.E.B. Prof.ssa Anna Palumbo, figlia dell’indimenticabile Giuseppe Palumbo, studioso, scrittore e fotografo del Salento, ha voluto fare dono al relatore di un suo volume di poesie con la seguente dedica autografa: “All’egregio ing.
Da parte del Professor Egidio Zacheo, Docente di Politica comparata presso l’Università del Salento ed ex Sindaco di Campi Salentina, è pervenuto il seguente messaggio: "Caro Gianni, sento il bisogno, come amico, di congratularmi con te per la interessante conferenza su Quinto Ennio e, come cittadino, di ringraziarti per il tuo impegno tenace per la valorizzazione delle nostre "memorie" più nobili e per la tutela del nostro patrimonio artistico e culturale. Un abbraccio affettuoso a te e Ida. Egidio".
Dal Professore Gianni Schilardi, mio indimenticabile docente di Letteratura Latina al Liceo Scientifico Cosimo De Giorgi di Lecce, al quale ho avuto il piacere di dedicare la mia conferenza, ricevo questa importante lettera:
che trascrivo:
Gianni Schilardi
Lecce, dicembre del 2011
Gianni carissimo,
avverto il bisogno di scriverti perché mi rendo conto che nel corso della telefonata che abbiamo avuto dopo la serata dedicata a Quinto Ennio non sono riuscito a comunicarti l’intensità delle emozioni provate durante la manifestazione.
Intanto voglio complimentarmi con te per la tua abilità di conferenziere: ormai sei diventato un autentico maestro. Pochi sarebbero riusciti a padroneggiare una materia complessa come quella relativa a Quinto Ennio con l’eleganza e la semplicità che tu hai mostrato. E pochi sarebbero riusciti a tenere desta l’attenzione di un pubblico eterogeneo, come quello che c’era alla “Caracciolo”, per quasi due ore attorno a una problematica non semplicissima.
L’emozione mia, poi, come comprenderai, è stata doppia. Avere la dimostrazione tangibile che il proprio lavoro professionale in anni non proprio facili, per quanto esaltanti (abbiamo vissuto assieme il ’68!) ha lasciato tracce decisive nei suoi allievi migliori, è il massimo cui possa aspirare un vecchio docente.
Ma l’emozione è stata accentuata da una mia esperienza che forse tu conosci poco. Per molti anni io ho abitato a Villa Epitaffio, in piena zona Rudiae, proprio sul terreno dove la tradizione vuole che sia stata rinvenuta la tomba di Quinto Ennio.
In quegli anni ho spesso passeggiato tra le rovine, imbattendomi di continuo nei resti della nostra antica Rudiae. Ti confesso che ho guadagnato in quei tempi una familiarità con la civiltà di Ennio, che ancora non mi ha lasciato.
La tua splendida conferenza ha avuto anche il merito di ridestare una folla di sensazioni e di pensieri che credevo remoti.
Come vedi, avevo più di un motivo per dirti grazie, grazie di cuore
tuo
Gianni
* Ringrazio di cuore quanti hanno voluto e vorranno lasciare un pensiero ed un ricordo scritto della Serata dedicata a Quinto Ennio.
Gianni Carluccio
LE FOTO
L’ING. GIANNI CARLUCCIO PRESENTATO DALLA
PROF.SSA MIRELLA CAPORALETTI
L’ING. GIANNI CARLUCCIO INIZIA LA SUA CONFERENZA
GIANNI CARLUCCIO ILLUSTRA IL POEMETTO "GASTRONOMICO" HEDYPHAGETICA DI QUINTO ENNIO, DOVE IL POETA, DI ORIGINE MESSAPICA, PARLA DI RAPE BOLLENTI, SARAGHI E RICCI,
SALENTINI NATURALMENTE…
I PROFF. FRANCESCO D’ANDRIA, LIVIO RUGGIERO,
GIANNI SCHILARDI ED ANTONIO CASSIANO
LA VICE PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA AVV. LOREDANA CAPONE E L’EX ASSESSORE PROVINCIALE PASQUALE PORPORA
LA SALA PRINCIPALE DELLA PINACOTECA FRANCESCANA
E C’E’ CHI PRENDE APPUNTI IN FORMA CARTACEA O INFORMATICA….
I COMPLIMENTI DELLA VICE PRESIDENTE REGIONALE
LOREDANA CAPONE A GIANNI CARLUCCIO
GIANNI CARLUCCIO TRA I SUOI "MAESTRI" PROFF. GIANNI SCHILARDI E FRANCESCO D’ANDRIA E CON IL DIRETTORE ANTONIO CASSIANO
ERALDO MARTUCCI, MASSIMO ROMANO, PADRE ANTONIO FEBBRARO, GIANNI CARLUCCIO e SILVANA SCHIPA
GIANNI CARLUCCIO CON MARIO NOVEMBRE,
PAST PRESIDENT DEL ROTARY CLUB LECCE
GIANNI CARLUCCIO TRA GLI ONOREVOLI
FRANCESCO RAUSA E GIACINTO URSO,
IN UNA VECCHIA FOTO FATTA A VASTE
© Testi e foto, laddove non diversamente indicato, sono di proprietà dell’Ing. Gianni Carluccio. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, senza una preventiva autorizzazione dell’Autore.
Caro Gianni, Grazie al tuo lavoro, alla tua caparbietà nell’approfondire e soprattutto divulgare ai giovani (e anche ai meno giovani) la storia del nostro passato ci consenti di riappropriarci delle nostre origini.
Caro Pompeo, ti ringrazio molto per il graditissimo commento. In effetti in quest’ultima settimana, approfittando anche dei giorni di vacanza a Scuola, ho lavorato molto intensamente ma con grande soddisfazione,
Tra poco meno di un mese i miei concittadini leccesi potranno “riscoprire” il volto del Nostro Ennio, presente in tutto il mondo, grazie anche alla mia consueta proiezione di immagini che si attesta, al momento, sulle 250 diapositive, tutte da vedere…
Un abbraccio, Gianni
Non mancherò!!! sono veramente molto curioso di vedere i risultati del tuo ultimo lavoro.
Egregio Professor Carluccio, non credo di errare se mi faccio portavoce di molte di quelle persone che ieri sera hanno assistito alla presentazione del suo ultimo Lavoro.
Desideriamo ringraziarla per averci fornito un’ ulteriore opportunità di conoscere e comprendere un personaggio così importante della nostra storia e della nostra cultura. Attraverso la sua chiarezza espositiva e la sua vivacità intellettuale ha suscitato un moto di curiosità anche e soprattutto ai “non addetti ai lavori”. Ci preme inoltre sottolineare la nostra ammirazione verso la passione e la dedizione con le quali svolge le sue puntuali ricerche ed auspichiamo che quanto prima ce ne siano delle nuove.
Carissima Anna Maria,
ti ringrazio molto per la tua presenza nella sera della conferenza e per il tuo bel commento, che mi riempie di orgoglio, anche perché proviene da una giovane laureata.
Sicuramente non mancheranno occasioni future di incontri, alle quali sarò ben felice di invitarti assieme ai tuoi familiari anche per parlare magari di Vaste, paese natale dei nostri padri.
Un abbraccio, Gianni Carluccio