Eccezionali immagini delle Montagne dell’Albania e delle Isole Greche viste da Santa Cesarea Terme e Lecce

Sabato 14 Settembre 2013 è stata per me una giornata indimenticabile. Partito da Lecce senza macchina fotografica per l’ultimo giorno di cure termali a Santa Cesarea Terme, come per un presentimento sono tornato indietro ed ho preso la mia Nikon con super-teleobiettivo da 1.000 mm, capace di scrutare molto in lontananza (la porto sempre con me quando mi reco a S. Cesarea, sperando in una buona visilibilità, ma quel giorno, per la fretta, l’avevo dimenticata).
Appena arrivato a Santa Cesarea Terme mi si è presentato uno scenario incredibile! Non era la prima volta, ma stavolta le montagne dell’Albania (i Monti Acrocerauni, alti più di 2.000 metri), l’Isola di Saseno (Sazanit, nella baia di Valona) e le Isole Greche si vedevano benissimo, anche a occhio nudo. Alle spalle dell’Isola di Fanò (Othonoi) si stagliava l’Isola di Corfù (Kerkira), difficile da avvistare e per di più spezzettata in più isolette a causa della curvatura terrestre (per lo stesso motivo anche l’Isola di Saseno appare divisa in due). A sinistra di Fanò l’Isola di Errikousa (Merlera) e a destra Mathrakion (tutte fanno parte delle Isole Ionie).
* Dedico queste immagini al mio amico metereologo Gino Merico, tecnico dell’A.S.I. (Agenzia Spaziale Italiana), che proprio oggi ci ha lasciato.
Ing. Gianni Carluccio, Santa Cesarea Terme, sabato 14 Settembre 2013.

* Tutte le immagini appartengono all’Archivio dell’Ing. Gianni Carluccio e ne è vietata la riproduzione senza il consenso dell’autore.

La carta nautica del Canale d’Otranto con la localizzazione del punto di osservazione, poco a nord di Santa Cesarea Terme (contrada “Malepasso”, a poco più di 100 m s.l.m.).
Distanze e quote (elaborazione copyright Ing. Gianni Carluccio):
Monti Acrocerauni o della Chimera (Albania): 98 km; 2025 m s.l.m. (M. Cikes).
I. Saseno (Sazanit) (Albania): 80 km; 337 m s.l.m.
I. Fanò (Othoni) (Grecia): 78 km; 300-400 m s.l.m.
I. Merlera (Errikousa)(Grecia): 93 km; 121 m s.l.m.
I. Matrakion (Grecia): 91 km; 155 m s.l.m.
I. Corfù (Grecia) – M. Pantocrator (S. Salvatore) (1): 120 km; 911 m s.l.m.; M. Pantocrator (2): 135 km; 463 m s.l.m.

Santa Cesarea Terme. Sullo sfondo i Monti Acrocerauni dell’Albania.

Santa Cesarea Terme. Veduta dal Piazzale delle Terme con le montagne dell’Albania.

Un’altra bella immagine dei Monti Acrocerauni dell’Albania, visti da Santa Cesarea Terme.

I Monti Acrocerauni dell’Albania visti dal Piazzale delle Terme di Santa Cesarea (Lecce). Il picco più alto (2025 m s.l.m.) dista quasi 100 km; al centro si riconosce la strada che collega Dhermi a Valona (foto copyright Ing. Gianni Carluccio).

In questa immagine è appena visibile tutto il tratto meridionale della costa albanese (al confine con quella greca), visto da Santa Cesarea Terme (Lecce), sulla destra le isole greche di Merlera (appena visibile) e di Fanò.

Le Isole Ionie (Merlera, Fanò, Mathraki con alle spalle e sulla destra Corfù) viste dalla costa di Santa Cesarea Terme (località “Malepasso”, poco più di 100 km s.l.m., prima di arrivare al Villaggio Paradiso).

Le Isole greche di Fanò (a sin.), con alle spalle la parte settentrionale di Corfù, al centro Mathrakion e sulla destra ancora Corfù (la parte centrale), spezzettata in due isolette a causa della curvatura terrestre, viste dalla costa a nord di Santa Cesarea Terme. Appena fuori quadro sulla sinistra c’è l’isola di Merlera (foto copyright Ing. Gianni Carluccio).

Un’immagine simile delle Isole Greche fatta dal Belvedere (135 m s.l.m.) della strada panoramica che, provenendo da Vitigliano, scende a Santa Cesarea Terme (foto copyright Ing. Gianni Carluccio 6 Settembre 2007).

Particolari di una nave che percorre il canale d’Otranto, sullo sfondo l’Isola greca di Fanò.

Ancora una particolarissima immagine (la qualità non è buona, essendo stata elaborata per rendere visibili le isole), con in primo piano l’Isola di Fanò e sullo sfondo la parte settentrionale dell’Isola di Corfù (a destra si intravede il Monte Pantocrator, alto 911 m s.l.m. e distante dal mio punto di osservazione ben 120 km). All’estrema sinistra la costa albanese, tra Saranda e Butrinto (120 km) e quella greca.

L’isola greca di Fanò. Alle spalle Corfù.

Il canale d’Otranto, con a sinistra Capo d’Otranto e sulla destra, appena visibili a occhio nudo, le montagne albanesi, che terminano a sin. con Capo Linguetta, e l’Isola di Saseno, all’ingresso della baia di Valona.

La costa ionica a nord di Santa Cesarea Terme. Visibile Torre Sant’Emiliano (a sin.), subito dopo Porto Badisco; all’estremità si intravede il faro di Capo d’Otranto.

L’Isola di Saseno (alta 337 m s.l.m. spezzettata in due a causa della curvatura terrestre) è posta all’ingresso della baia di Valona e dista 80 km dal mio punto di osservazione.

Ed ora alcune immagini satellitari che abbiamo grazie a “google”

La costa salentina nei pressi di Santa Cesarea Terme (in basso), la costa albanese con l’Isola di Saseno (a sinistra ed al centro), l’Isola di Corfù (a destra) e le altre minori (Merlera, Fanò e Matraki) viste dal satellite.

I Monti Acrocerauni con il Monte Cika.

Spettacolare visione dal satellite dei Monti Acrocerauni e del Monte Cika, che è indicato sulla destra nell’immagine di google.

Il paesino di Dhermi in Albania, da dove parte la strada per Valona, visibile nella mia foto iniziale dei Monti Acrocerauni.

Corfù in primo piano e sullo sfondo la zona archeologica di Butrinto.

L’Isola di Fanò, in primo piano; a sin. Merlera e a destra Corfù; sullo sfondo i monti albanesi e greci (sulla destra).

… ed ora un’eccezionale immagine della costa salentina vista dalle montagne di Llora (Albania) che debbo alla cortesia dell’amico Stavri Marko, giornalista di Tirana.

La bassa Costa Salentina vista dalle Montagne che sovrastano Llora, Albania (sede di un Parco Nazionale), foto copyright Dott. Stavri Marko (Archivio Ing. Gianni Carluccio). Nell’immagine della costa salentina, sulla destra, si distingue a mala pena l’agglomerato urbano che va da Torre dell’Orso a Rocavecchia a San Foca.

L’immagine satellitare di google che va dalla costa albanese, nei pressi di Llora, verso la bassa costa salentina.

Le montagne albanesi viste dalla collina di Galugnano (Lecce).

I Monti Acrocerauni dell’Albania con in primo piano la Chiesa di San Vito a Castrì di Lecce (dalla Serra di Galugnano).

La vetta degli Acrocerauni.

Questa foto e quelle che seguono sono state fatte dall’alto del palazzo dove abito a Lecce, in Viale Japigia (70 m circa s.l.m.). In questa immagine si possono ammirare le varie catene dei monti albanesi.

Le vette dei Monti Acrocerauni (2025 m s.l.m.) visti da Lecce. Foto copyright Ing. Gianni Carluccio.

La parte centrale delle montagne albanesi innevate (tra capo Linguetta e gli Acrocerauni), viste da Lecce.

La bellissima Diana Schipa, moglie del celebre tenore Tito Schipa (di origine albanese) a Tirana, 5.12.1959 (copyright ARCHIVIO SCHIPA-CARLUCCIO).

Un cappellino albanese in lana di pecora da Argirocastro (Coll. Ing. Gianni Carluccio, dono sig.ra Linda Memeti).

Concludo con questa splendida immagine del sole che sorge dietro i Monti Acrocerauni dell’Albania. La foto si deve all’amico DINO LONGO di Otranto, che ne detiene il copyright e che ringrazio per avermi permesso di pubblicarla (G.C.).

COMMENTI

Aurora il 1 ottobre 2013 alle 13:20 scrive:
Complimenti Prof. !! per le foto meravigliose che ci presenta con il suo sito…
Aurora

G. Carluccio il 1 ottobre 2013 alle 13:24 scrive:
Grazie Aurora,
sei la prima a commentare questo importante articolo.
Grazie dal tuo Prof.
Gianni Carluccio

Lorenzo Greco 3am il 4 ottobre 2013 alle 16:37 scrive:
lei è un grande professore

G. Carluccio il 4 ottobre 2013 alle 21:56 scrive:
Grazie caro Lorenzo,
sei sempre molto gentile.
Un caro saluto dal tuo ex prof. Gianni Carluccio

Francesco il 8 ottobre 2013 alle 14:37 scrive:
Complimenti per le foto davvero stupende!
Ho l’impressione che da S. Cesarea i Monti Acrocerauni si vedano meglio che da Otranto! Forse è la posizione geografica che può dare quest’effetto?
Ha qualche consiglio sul meteo per poter fare delle foto simili? Mi hanno riferito che le condizioni ideali si hanno col vento di scirocco e con una bella giornata, si intende…
Un saluto da un suo futuro (si spera) collega.
Francesco

G. Carluccio il 8 ottobre 2013 alle 19:06 scrive:
Caro Francesco,
effettivamente le foto più belle dei monti Acrocerauni le ho fatte da Santa Cesarea, ma Capo d’Otranto è più vicino di qualche km, da lì ho fatto delle belle foto con i monti innevati. Anche dal terrazzo del mio palazzo a Lecce (7° piano) sono riuscito a fotografare senza fatica quei monti.
Per quanto riguarda le condizioni meteo, le foto le ho fatte sempre con la tramontana, che subito dopo, come dicono i vecchietti, gira a scirocco. Al momento non posso dire altro ma piacerebbe anche a me fare uno studio più appropriato; purtroppo il mio amico metereologo Gino Merico non c’è più.
Un caro saluto al futuro Ing. e grazie per i complimenti
Gianni

Daniela Guido il 12 ottobre 2013 alle 23:07 scrive:
Bellissime foto, Gianni! Complimenti

G. Carluccioil 13 ottobre 2013 alle 00:08 scrive:
Grazie cara Daniela,
Dopo tanti tentativi finalmente sono riuscito a fare delle foto “storiche”…
Un abbraccio, Gianni

Raffaele Davanzo il 17 ottobre 2013 alle 20:19 scrive:
Complimenti, bisogna che ci sia una tramontana che faccia il mare blu, io anche in barca le isole Diapondie le ho sempre viste all’ultimo momento!

G. Carluccio il 17 ottobre 2013 alle 23:07 scrive:
Grazie per avere visitato il mio sito e per le sue considerazioni.
Ing. Gianni Carluccio

Adriana Schipa il 20 ottobre 2013 alle 21:38 scrive:
Sono estasiata dal tuo occhio che mi trasmette delle immagini di una bellezza quasi minimale del nostro pianeta chiamato Terra.,

G. Carluccio il 20 ottobre 2013 alle 22:48 scrive:
Grazie mia cara Adriana!

Stavri Marko il 29 ottobre 2013 alle 21:00 scrive:
Caro Gianni,
Sono un tuo clegha. grazzie per le suoi foto. Veramente belle, ma vedi, anchio ho fato le foto da Llogara verso Italia, Puglia, si vede molto bene,particolarlmente doppo la piogia pero non ce lo una aparechio come il vostro,
Stavro

G. Carluccio il 30 ottobre 2013 alle 13:27 scrive:
Carissimo Stavro,
sono molto contento per questo tuo commento dall’Albania!
Con un mio alunno albanese ho visto dove si trova Llogara, deve essere un posto bellissimo. Mi piacerebbe molto ricevere la tua foto fatta verso la nostra costa e sapere da quale altezza sul livello del mare è stata fatta. Puoi mandarmela?
La mia mail è gianni.carluccio@alice.it GRAZIE
Gianni
P.S. Un mio parente il famoso tenore Tito Schipa, credo sia di origine albanese!

Luigi il 22 gennaio 2014 alle 20:56 scrive:
Un giorno del Luglio 1965 alle ore 14,30 mentre percorrevo la strada che da Vitigliano porta a Santa Cesarea Terme, rimasi stupefatto vedendo stagliarsi nel cielo la vetta di una montagna. Dissi: “…ma quella è l’Albania!” Che spettacolo! Il sole sembrava si specchiasse su di essa. Poco fa per merito suo signor Carluccio, guardando la sua e-mail appena ricevuta da un amico, ho provato la stessa emozione di allora. Quel giorno conquistai quella che poi diventerà mia moglie. Quel giorno per cui fu un giorno speciale e… ricco di emozioni.

G. Carluccio il 22 gennaio 2014 alle 21:07 scrive:
Carissimo Luigi,
sono felice che le mie immagini abbiano suscitato dei bei ricordi. Anche io conquistai mia moglie da quelle parti, tra Porto Badisco, al mattino (con un’indimenticabile visita alla Grotta dei Cervi) e poi la sera, sulla litoranea salentina, attraverso Castro, la bella Vaste, Santa Cesarea Terme e naturalmente Otranto.
Grazie per il messaggio,
Gianni Carluccio

Tonino Meo il 13 aprile 2014 alle 13:40 scrive:
Imbattermi nel suo sito è stato una grande emozione. Grazie per la condivisione delle bellissime immagini. Tonino Meo – Lecce

G. Carluccio il 13 aprile 2014 alle 15:38 scrive:
Mi fa piacere, grazie.
Gianni Carluccio

Carlo Panico il 15 luglio 2014 alle 00:14 scrive:
Ingegnere voglio dirLe che è bellissimo il suo lavoro di ricostruzione fotografica e geografica. Proprio oggi, navigando tra Sant’Emiliano e Otranto, ripensavo all’esigenza di fare ordine tra le foto scattate nel corso degli anni alle Diapontie dall’una e dall’altra sponda. Ho avuto modo di visitare più volte le isole dello Jonio e l’Albania ripercorrendo rotte e sentieri antichi e finalmente col suo incredibile contributo riesco a comprendere meglio lo spazio e le distanze e rivivo le emozioni che mi riportano ogni anno a tornare alla Madre Grecia attraverso la Madre Mare. Grazie per aver condiviso le meravigliose immagini. P.S. Durante la visita al parco del Llogara mi dissero della possibilità di vedere la nostra costa da quel punto dell’Albania ma non credetti a chi me lo diceva. Evidentemente mi sbagliavo e ora so che è vero. Anche per questo La ringrazio.

G. Carluccio il 15 luglio 2014 alle 07:55 scrive:
Carissimi Carlo,
ti ringrazio per il tuo commento che mi rende felice. Sono a disposizione per qualsiasi necessità. Anche io sono molto interessato alla questione.
Cordiali saluti,
Gianni Carluccio

Luigi Sticchi il 22 luglio 2014 alle 02:32 scrive:
Carissimo Gianni io che conosco molto bene il panorama che tu racconti con le tue splendide foto posso confermarti la loro rara bellezza e la precisione non facile delle loro descrizioni . Splendide, complimenti si percepisce la tua passione nella ricerca della bellezza che tu riscopri del nostro Salento con lo sguardo volto all’altra sponda da cui proviene tutto il nostro sapere, la nostra storia ed il nostro essere Salentini. Cari saluti Luigi Sticchi

G. Carluccio il 22 luglio 2014 alle 06:20 scrive:
Carissimo Luigi,
ti ringrazio per questo splendido e autorevole commento, che proviene da chi ha la fortuna di poter godere spesso di quei fantastici scenari.
Un caro saluto,
Gianni Carluccio

GIORGIO IGNOMIRIELLO il 19 agosto 2014 alle 00:55 scrive:
Ingegner Carluccio, premesso che abito a 1.000 km di distanza ed amo la penisola salentina, ho intravisto da Otranto più di una volta i monti albanesi. Sapendo che la minore delle distanze tra Othonoi e il Salento era di un’ottantina di chilometri scarsa (tant’è che il mio cellulare ripetutamente si collegava alla rete greca), stasera mi chiedevo se fosse possibile vedere a occhio nudo la Grecia dal suolo italiano. Il suo sito e le sue meravigliose foto sono la prova che in giornate di particolari condizioni climatiche è possibile. Complimenti per la sua puntuale ricostruzione geografica e cartografica. Ho una vera e propria mania per le terre d’oltremare che si possono vedere a occhio nudo, specie di altri Paesi, tant’è che nei miei sogni la Corsica si vede dal litorale sempre più vicina. Grazie per avermi fatto sognare!!!

G. Carluccio il 19 agosto 2014 alle 07:42 scrive:
Grazie, sono veramente felice per questo bel commento. Anche io da giovane sognavo spesso l’altra sponda del mare…
Cordiali saluti
Gianni Carluccio

Giovanni il 9 settembre 2014 alle 11:46 scrive:
Complimenti per le bellissime foto! Lasciano a bocca aperta !! Curiosità personale da radioamatore: data la vicinanza si riescono anche a riceve i canali albanesi in digitale e analogico durante tutto l’anno ? Mi sembra che sulle vette di quei monti si trovino i ripetitori degli enti radio-tv. Anche dalla Grecia arriva qualcosa ? Grazie e ancora complimenti per le foto!! Vorrei tanto visitare il Salento!

G. Carluccio il 9 settembre 2014 alle 13:20 scrive:
Carissimo,
grazie x i complimenti. Lungo la costa Otranto – Leuca è facile ascoltare le radio albanesi e greche. Talvolta anche ai cellulari si ascolta il benvenuto, come se ci si trovasse in un’altra nazione….
Gianni

Stefano il 3 aprile 2015 alle 22:35 scrive:
Salve ingegnere,
mi sono imbattuto nel suo blog per caso. E devo ammettere che è stata una gradevole sorpresa. Anch’io ho visto talvolta le montagne albanesi e greche tra Otranto e Castro, dato che i miei cari sono originari di quelle parti, e che conosco quel tratto di costa a menadito, ma guardando le sue foto e le sue accuratissime descrizioni devo constatare che un onda emotiva mi pervade. Ho apprezzato molto il suo lavoro che mi ha trasmesso una montagna di sensazioni positive. Mi è arrivata la sua sensibilità d’animo. Grazie,
Stefano da Lecce

G. Carluccio il 4 aprile 2015 alle 01:14 scrive:
Grazie a te caro Stefano per il tuo bel commento. Gianni

Daniele il 6 maggio 2016 alle 04:21 scrive:
Buongiorno Ing. Carluccio. Le sue foto sono stupende, complimenti!!
So che anche da alcune città del centro Salento, è possibile a volte vedere le montagne albanesi. Secondo lei, da Galatina, sarebbe possibile vedere qualcosa con un binocolo 10×50?? Oppure secondo lei, quale sarebbe l’ingrandimento minimo utile per riuscire a scorgere qualcosa? E il suo tele-obiettivo da 1000 mm. a quanti ingrandimenti corrisponde?
Mi piacerebbe ricevere qualche suo consiglio in merito…e mi perdoni per le varie domande.

G. Carluccio il 7 maggio 2016 alle 12:46 scrive:
Caro Antonio,
grazie x il commento.
Io ho fotografato le montagne dell’Albania da vari paesi del Salento, anche dalla terrazza di casa mia a Lecce (7′ piano) o da Supersano. Quindi anche da Galatina si possono osservare salendo su qualche palazzo alto o su qualche campanile. Il binocolo va bene, io ho un 8×40 molto luminoso. Con il 1000 mm della mia macchina fotografica si possono fare foto eccezionali, ma anche con tele più ridotti: 500 o 300 mm
Cordiali saluti,
Gianni Carluccio

Daniele il 8 maggio 2016 alle 04:08 scrive:
Grazie mille Ing. Carluccio per avermi risposto e buonissima giornata!!

Fabio Vergari il 28 novembre 2016 alle 07:55 scrive:
Solo oggi, per caso, ho ammirato le sue foto dei monti Acrocerauni sul suo sito.
Veramente eccezionali. Complimenti vivissimi!
Vedere così i monti albanesi, dopo averli in parte percorsi grazie alla strada che da Valona porta a Saranda, mi riempie di gioia mista a nostalgia.
Grazie ancora.
Fabio Vergari

G. Carluccio il 28 novembre 2016 alle 23:12 scrive:
Grazie per la sua cortesia.
Farebbe molto piacere anche a me percorrere quelle strade e intravedere il Salento…
Gianni

Ermanno C. il 12 febbraio 2017 alle 21:40 scrive:
Complimenti Ing. Carluccio, foto davvero bellissime.
Ne apprezzo il paesaggio e l’incredibile luce da Lei colta in questi scatti.
Ma devo confessarLe che le ho trovate durante una ricerca che sto facendo per valutare la curvatura terrestre.
In queste misurazioni Lei saprà meglio di me che i dati certi devono essere precisi.
Mi conferma che il punto di osservazione si trova a 135 mt slm ?
Perché se così fosse, quello che si riesce a scorgere negli scatti va ben al di là della curvatura terrestre… rilievi di 400 mt da oltre 100 km anche a 135 mt di altezza non si dovrebbero vedere.
Ma per me non è una novità… i suoi scatti confermano ciò che ho rilevato in tutte le altre occasioni.
Cmq complimenti ancora

Gianni Carluccio il 13 febbraio 2017 alle 10:36 scrive:
Carissimo Ermanno,
ti ringrazio per il prezioso commento lasciato sul mio sito e per le tue non facili ricerche, tra l’altro il geologo salentino Prof. Paolo Sansò ha di recente fornito un contributo sull’argomento dell’avvistamento delle montagne dell’Albania (sosteneva che non si dovrebbero vedere in base alla curvatura terrestre), ma credo che poi ci sia stato un ripensamento. Potresti contattarlo presso l’Università del salento.
A proposito delle quote da me fornite le confermo e sono due: la prima (contrada Malepasso) è a 100-110 m s.l.m. l’altra (area panoramica sulla Vitigliano S. Cesarea T.) è a 135 m s.l.m.
Intanto ti auguro buon lavoro (di dove sei?) e se ci sono novità mi farebbe piacere esserne informato.
Gianni Carluccio

Gio. Ve. il 12 agosto 2017 alle 11:40 scrive:
Innanzituttto complimenti per l’articolo e per le favolose immagini!
Sono un visitatore occasionale del Suo sito (sono un romano sposato con una estone e viviamo in provincia di Mantova) e partecipo ad una comunità virtuale su “Google Plus”, come proprietario, dove condividiamo fotografie di confini di stato e vedute dove sono presenti più di una nazione.
Poiché in fondo al Suo post ho visto il tasto con la possibilità di condividerlo su “G+”, volevo informarLa che ne ho fornito cassa di risonanza in questo post:
https://plus.google.com/+GioVe1963/posts/BLjRGX2L34L
evidenziando opportunamente l’autore e la fonte, sia in una didascalia in inglese che in quella in italiano.
Come potrà verificare, la mia ripubblicazione è fedele all’originale e non ha alcuna finalità di lucro. Tuttavia, qualora non fosse di gradimento, La prego di farmelo sapere cosicché io possa cancellare immediatamente tutto.
Saluto con viva cordialità.