Dedicato a Gianni Carluccio.

A Poggiardo la presentazione del libro “L’inesauribile felicità”

Si terrà sabato 24 marzo alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze del Palazzo della Cultura di Poggiardo la presentazione del libro “L’inesauribile curiosità. Studi in memoria di Gianni Carluccio”, dedicato allo studioso scomparso lo scorso anno, curato da Gianluca Tagliamonte e Mario Spedicato. Parteciperanno Giuseppe Colafati, Sindaco di Poggiardo, On. Giacinto Urso, Mario Spedicato, UniSalento e presidente SSPPLecce, Giovanni Mastronuzzi, UniSalentoFrancesco D’Andria, UniSalento, Ida Blattmann D’Amelij, moglie di Gianni Carluccio

“Poggiardo e Vaste devono molto a Gianni Carluccio – dichiara il Sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati – Alla sua attività di uomo attento e curioso si deve l’interessamento del Prof. D’Andria e dell’Università del Salento a Vaste. Da quel momento, è partita la scoperta e la rinascita dell’antica città messapica e dei suoi tesori, il cui nome e prestigio sono rimbalzati nelle più importanti università e autorevoli consessi di archeologia nazionali e internazionali.

Il suo lavoro ha tra l’altro permesso alla nostra comunità di conoscere meglio sé stessa, ciò che è stata e la storia che le appartiene, e di prenderne piena consapevolezza.Per questo a Gianni Carluccio il Consiglio Comunale di Poggiardo conferì, il 30 dicembre 2016, la cittadinanza onoraria.”

L’unicità di Gianni Carluccio sta nell’aver affrontato tutte le sue passioni con rigore analitico e acceso entusiasmo.Aspetti che ne fanno uno degli intellettuali salentini più importanti per la qualità dei suoi studi, la profondità del suo pensiero e l’importanza dei suoi risultati.

La sua ricerca, la disciplina che la caratterizza, nasceva da una profonda passione e curiosità per il sapere. Quella stessa passione ha saputo trasmettere a tantissimi suoi studenti e a persone di tutte le età, attraverso i suoi libri, i suoi articoli e la sua straordinaria capacità di raccontare con cui ha favorito la conoscenza di alcuni dei più illustri uomini salentini, da Quinto Ennio a Michelangelo Schipa, da Tito Schipa a Carmelo Bene ad Antonio De Ferrariis (detto il Galateo).

È stato così non solo per l’archeologia ma anche per la musica. Ha condotto un lavoro certosino e instancabile che lo ha portato, nel corso del tempo e in tutto il mondo, a raccogliere ogni testimonianza possibile legata alla memoria del leccese più famoso di sempre, il tenore Tito Schipa.

Gianni non si è limitato a curare l’Archivio Tito Schipa, ma è stato uno straordinario divulgatore della figura del tenore leccese, a cui peraltro era imparentato.

Memorabili, in tal senso, sono i due omaggi al grande tenore, da lui curati, a Poggiardo nel 1999 e nel 2006.

Anche nella fotografia Gianni ha saputo eccellere regalandoci immagini che testimoniano le sue passioni, le sue scelte, la sua sensibilità il suo infinito amore per la vita.

“Gianni – continua il Sindaco Colafati – ha lasciato un segno indelebile nella vita di chi lo ha conosciuto e nel mondo culturale salentino.La sua ridente umanità, generosa nelle relazioni tenute vive nella costante frequentazione degli amici, rende la sua mancanza ancora più forte. Restano però le sue opere, i libri, gli articoli, le foto, gli oggetti a parlarci di lui, a fermare il tempo e a rendercelo immortale. A me resta il suo affetto che porterò tra le cose più care.”

(fonte: comunicato stampa)

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