Passeggiata lungo la costa salentina da Castro alle Cesine, cominciando a sognare con una fantastica “alba in Albania”.

I Monti Acrocerauni dell’Albania visti da Castro (Lecce), sono le ore 6.40 di Domenica 22 Settembre 2013 (foto copyright Ing. Gianni Carluccio).
Domenica 22 Settembre 2013 è stata una fantastica giornata iniziata con la incantevole visione di una meravigliosa alba tra i Monti Acrocerauni dell’Albania; poi da Castro alla magnifica Piazza di Vaste, dai fossili di Vitigliano a Santa Cesarea Terme, da Torre di Minervino a Torre Sant’Emiliano, da Porto Badisco a Capo d’Otranto, dal magnifico scenario della baia dell’Orte, con Punta Facì, alla cava di bauxite. Dopo l’indimenticabile sosta pranzo a Otranto… abbiamo proseguito per i laghi Alimini e poi ancora da Torre Sant’Andrea a Torre dell’Orso, da Rocavecchia all’Oasi Naturale delle Cesine.

* Tutte le immagini appartengono all’Archivio dell’Ing. Gianni Carluccio e ne è vietata la riproduzione senza il consenso dell’autore.

Castro, notte tra 21 e 22 Settembre 2012. La luna illumina debolmente i Monti dell’Albania.

Santa Cesarea Terme di notte, vista da Castro.

Santa Cesarea Terme alle prime luci dell’alba.

Una luna, quasi piena, illumina la scena.

Sorge il sole sul mar Ionio. Sulla sinistra le montagne dell’Albania.

Santa Cesarea Terme.

Uno dei tanti aerei che attraversano la scena.

Una suggestiva immagine del Canale d’Otranto al sorgere del sole.

Santa Cesarea Terme baciata dai primi raggi solari.

Alle prime luci dell’alba i colori sono particolarmente belli. Qui vediamo una gazza che (foto sotto) è alle prese con un piccolo riccio, morto mentre attraversava la strada.

La suggestiva Piazza di Vaste, nei pressi della mia residenza estiva.

Vitigliano (S. Cesarea Terme), Palazzo Ciullo.
* Vitigliano è il paesino d’origine del grande Carmelo Bene.

Vitigliano. Palazzo Gargasole, sede di una bella Mostra permanente di fossili.

Vitigliano. Palazzo Gargasole, interno.

Una “rudista” di 60 milioni di anni fa circa.

Vitigliano è un’importante località fossilfera; nei mesi di Settembre-Ottobre del 1993 fu sede di un’importante escursione del XII Convegno della Società Paleontologica Italiana (vedi la “Guida alle escursioni”, Conte Ed., Lecce 1993, pp. 33-34). Nel corso di quella escursione gli specialisti rinvennero per la prima volta nel Salento alcune Ammoniti (ringrazio per questa notizia i cari amici Proff. Livio Ruggiero e Angelo Varola).

Un corallo fossile.

L’ing. Gianni Carluccio con il dott. Simone Calora, neo Assessore del Comune di Santa Cesarea Terme, che molto gentilmente ha appositamente aperto il bel Museo; a fianco a lui il sig. Carmine Ingletto.

Santa Cesarea Terme.

Santa Cesarea Terme. Villa Pasca, oggi Sticchi.

Le Terme di Santa Cesarea.

Comincia l’itinerario lungo la ripida costa. Ida è impegnata in foto acrobatiche.

Torre di Minervino, nei pressi del Villaggio Paradiso.

Lo splendido scenario della costa ionica, poco primo dell’arrivo a Porto Badisco.

L’insenatura di Porto Badisco e Torre Sant’Emiliano.

Le acque trasparentissime di Porto Badisco.

L’ingresso al porto di Badisco.

La costa vista dalla strada litoranea, nei pressi di Masseria Cippano. Al centro Torre Sant’Emiliano; sullo sfondo si intravede il Capo di S. Maria di Leuca.

Ancora un’immagine della costa salentina con Torre Sant’Emiliano ed il Capo di Leuca.

Fioritura di scilla marina (urginea), della stessa famiglia degli asfodeli.

Otranto, Masseria Caprara.

La costa nei pressi di Capo d’Otranto.

Il faro di Capo d’Otranto, in contrada “Palascia”.

Dal rosso all’azzurro in un territorio fortemente carsico…

Capo d’Otranto, fioritura di scilla marina.

La costa adriatica otrantina fino alla spiaggia dei Laghi Alimini.

La baia dell’Orte con punta Facì. Abbiamo appena superato Capo d’Otranto, passando dal Mare Ionio al Mare Adriatico.

Un turista americano fotografa la raffigurazione stilizzata di un serpente, uno dei simboli del Parco Naturale “Otranto-S. M. di Leuca”.

L’albero delle bottiglie…

Otranto. Alcune splendide immagini della cava di bauxite, ormai dismessa, in contrada “Orte”.

non siamo sul pianeta Marte…

I noduli di bauxite, da cui si ricava l’alluminio.

Ancora una fioritura di scilla marina.

Otranto, Ristorante “Alla Risacca”. Si brinda con i proprietari al mio maglioncino ritrovato “miracolosamente” dopo più di un mese… da sin. Katiuscia, Gigliola e Angelo.

Un’ottima insalata di mare.

… ed un fantastico pesce spada; così buono non lo mangiavo da anni!

… e per finire un brindisi con il “nettare di-vino”. Grazie!

Il Castello di Otranto visto dal Ristorante “Alla Risacca”.

Nei pressi del ristorante parcheggiamo, con una certa emozione, davanti alla Scuola Elementare “Giovanni XXIII”, storica “residenza estiva” del Cantiere di Archeologia diretto dal Prof. Francesco D’Andria, da noi frequentata nell’estate del 1981, quando avemmo il privilegio di visitare, grazie all’Università di Lecce ed alla Soprintendenza Archeologica della Puglia, la Grotta dei Cervi di Porto Badisco, vero e proprio “santuario della preistoria”, con pitture neolitiche del 4.000 a.C.

Porto Badisco, Grotta dei Cervi. Gruppo di studio Università di Lecce (4 Agosto 1981).

Il Lago Alimini Grande, presso la foce.

La costa nei pressi di Torre Sant’Andrea.

Il fantastico scenario dei faraglioni, poco a nord di Torre Sant’Andrea.

Il suggestivo “arco naturale”.

La baia di Torre dell’Orso con gli scogli detti delle “due sorelle”.

L’insenatura di Rocavecchia, antico villaggio di epoca micenea, frequentato successivamente in età messapica, soprattutto per il santuario di Grotta della Poesia piccola.

La Chiesetta della Madonna di Roca con la vicina Villa D’Amelj.

La costa a nord di San Foca, nei pressi di Torre Specchia Ruggeri.

Ancora un’immagine del paradiso dei surfisti.

Dopo dieci ore arriviamo presso l’Oasi Naturale de “Le Cesine”, gestita dal WWF. In questo cartellone, tra l’altro, ci sono alcune mie foto…

Il sole sta per tramontare tra le canne della Zona Umida “Le Cesine”, a conclusione di una giornata indimenticabile. Sono le ore 16.40.
Domenica 22 Settembre 2013.
Gianni Carluccio

COMMENTI

Andrea Guida il 24 settembre 2013 alle 09:44 scrive:
Belle foto Prof.!!

G. Carluccio il 24 settembre 2013 alle 10:37 scrive:
Grazie Andrea!

prato, alemanno, serio, pedone il 24 settembre 2013 alle 09:44 scrive:
Bellissime foto prof.

G. Carluccio il 24 settembre 2013 alle 10:37 scrive:
Grazie ragazzi!

katiuscia il 25 settembre 2013 alle 18:48 scrive:
un ringraziamento da parte di tutto lo staff…….all’ingegnere gianni……..:)

G. Carluccio il 25 settembre 2013 alle 20:28 scrive:
Grazie a tutti voi con l’augurio di rivederci presto.
Un abbraccio, Gianni Carluccio

Nicolò De Giorgi il 26 settembre 2013 alle 07:48 scrive:
Molto belle le foto.

G. Carluccio il 26 settembre 2013 alle 09:34 scrive:
Grazie caro Nicolò dal tuo Prof. Gianni Carluccio

Alberto Filippi il 5 ottobre 2013 alle 15:38 scrive:
Bellissime foto prof le faccio i miei complimenti

G. Carluccio il 5 ottobre 2013 alle 18:05 scrive:
Grazie caro Alberto
Gianni Carluccio

Cristina il 27 ottobre 2013 alle 22:58 scrive:
Bellissime foto! colori, luci e riflessi che descrivono al meglio la nostra bellissima terra!! Un abbraccio Prof!
Cristina

G. Carluccio il 28 ottobre 2013 alle 00:32 scrive:
Grazie cara Cristina.
Che fai? Fammi sapere qualcosa.
Un abbraccio dal tuo Prof..
Gianni Carluccio

Alessandro Persano il 29 ottobre 2013 alle 16:43 scrive:
Belle foto professore.
Le volevo segnalare questa didascalia “Lo splendido scenario della costa ionica, poco primo dell’arrivo a Porto Badisco.”…probabilmente “ionica” è un refuso.
Saluti
un suo ex-alunno

G. Carluccio il 30 ottobre 2013 alle 13:28 scrive:
Caro Alessandro,
non si tratta di un refuso, il mar Ionio inizia a sud di Capo d’Otranto (così era anche per gli antichi naviganti). Il Capo di Leuca è semplicemente uno spartiacque!
Prof. Gianni Carluccio